A
cura di Luigi Crisci
ABATE
ANTONIO (largo,
via ,vico lungo, vico i, vico ii, vicol. s.ant.).
Un vero e proprio dedalo di vicoli, occupati per la maggior parte
AGNANO
(quadrivio e via vecchia) questo nome deriva
AGNOLELLA
(via, vicinale) in quelle zone si coltivava il baco da seta,agnulillo
era appunto il nome con cui veniva indicato
AGOSTINO
ALLA ZECCA
(via
e vico primo) il toponimo deriva dalla
ALABARDIERI
(via e vico II) il nome derivava dall’esservi la caserma degli alabardieri i
quali formavano un corpo speciale che soleva scortare i monarchi borbonici.
ALDEBARAN
(viale) è il
nome di una stella.
ALTAIR (via) si riferisce alla stella della costellazione
AMORE NICOLA (piazza)
avvocato e uomo politico casertano
(roccamonfina1830-napoli
1894) la piazza chiamata anche
ANDROMEDA
(via) costellazione che rappresenta una donna
ANNUNZIATA
(via) dalla omonima chiesa con annesso ospizio
ANTICAGLIA
(via)
prende il nome da due archi di epoca romana
ARENACCIA
(via) il nome derivava dal fatto che la strada, fangoso torrente in tempo di
pioggia, diventava deposito
ARENELLA
(piazzetta, salita e via) prende questo nome dalle arene che vi lasciano i
torrente delle acque piovane che calano dal monte dei Camaldoli. Sono le stesse
ragioni delle voci Arena e Arenaccia salvo le differenze dal diminutivo al
peggiorativo.
ARGINE
(via
e traversa) il toponimo si riferisce alla posizione
ARMIERI
(via nuova degli) in questa via si trovavano le botteghe degli armieri
fino a tutto il rinascimento.
ARTE
DELLA LANA
(via) l’artigianato tessile ha svolto un ruolo importantissimo a Napoli tanto
che gli arabi nell’alto medioevo Chiamavano la città
“napoli del lino”.
AZZIMATORI
(vico) il nome viene da i cimatori di lana.
BAGNOLI
(piazza, via e via nuova) deriva dal nome della Terma Balneolum ivi esistente e
che era così chiamata dalla piccolezza e dalla angustia della sua sorgente.
BANCHI
NUOVI (via, largo e vico) prende il nome dai banchi
BARRETTARI
(vico)
il temine giusto è parrettari che si riferisce
BARRIERA
A PIZZO FALCONE
(vico)
il nome deriva da una cancellata o da uno steccato che tagliava l’accesso
BEVERELLO
(calata e molo) il toponimo indica le colline che da
BONITO
GIUSEPPE (via) nacque a Castellamare di Stabia
BOTTE (vico) il nome dal fatto che pare si usava una botte posta nel luogo per alcuni bisognini.
BRAVO (via del) non è certo, ma pare che il nome derivi da gente di malaffare.
BRECCE
A S. ERASMO (via)
dalla pavimentazione della strada
CALABRITTO
(via)
dal nome di uno dei tre palazzi di piazza
CALASCIONE
(via) origine incerta nome di una famiglia
CAMALDOLI
(cupa e via nuova) deriva dai monaci camaldolesi
CAMPAGNARI
(vico) “campanari” nelle
vicinanze esistevano fonderie di campane
CAMPANE
A DONNALBINA
(vico) non per le campane,come sopra,
CAMPANE A S. ELIGIO
(via) si trovavano botteghe dei fonditori
CAMPI
FLEGREI
(via e viali) significa campi bruciati
CAMPIGLIONE
(via) vecchia denominazione ufficiosa locale
CANALE
E CANALONE
vicoli e vicoletti di Napoli hanno tali nomi
CAPODICHINO
(calata, cupa, piazza e via vecchia) l’antica strada che dalla città
conduceva a capua e Benevento giunta alla collina prendeva il nome di clivo;
arrivata al crinale si chiamava caput de
clivo.
CAPODIMONTE
denominazione medioevale caput de monte.
CAPPUCCINELLE
(vico)
erano giovani donne pentite, raccolte
CARITA’
(largo della) il nome deriva dalla chiesa di santa Maria della carità o la
Giorgia fondata verso la metà
CAVONE
(via, vico) in napoletano significa che si apre alle acque che scendono dalla
collina
CHIAIA
(gradoni, riviera e via) traduzione dal nome playa
CHIANCHE
ALLA LOGGIA
(vivo e violetto) derivava dalla presenza di macelli.
CHIANCHE
ALLA CARITA'
(vico) il toponimo ricorda
il più famoso
CHIATAMONE
(via) dal greco Platamon
che indica una roccia marina scavata da grotte e tale fu l’aspetto per
secoli dell’attuale strada.
CHIAVETTIERI
AL PENDINO
(gradini e vicoletto)
luogo
dove c'erano i fabbricanti di chiavi.
CISTERNA
DELL’OLIO
(via e vicoli I, II, III) nel luogo erano
COLLI
AMINEI
(viale) dalla vite aminea e dal vino amino assai celebrato nell’antichità classica.
CONCERIA
(piazzetta, traversa e vico) luogo dove si maturavano e si accomodavano i cuoi
per l’uso umano.
COROGLIO
(discesa e via) la morfologia del luogo,sembra avere
CROCE DI PIPERNO (via vicinale e traversa) la croce fu innalzata nel 1613. Piperno, perché
c’era una cava di questo materiale.
CUMANA
(piazzetta e via) il
toponimo si riferisce alla vicina stazione della ferrovia cumana che da Napoli
porta in
quei Luoghi che costituivano l’antica Cuma.
CUPA
per i napoletani è una strada stretta e incassata.
CUPA
DELLE TOZZOLE
(strada e vicinale) “cupa” in napoletano
DEMETRIO
(vico)
si riferisce ad uno scomparso monastero angioino
FERZE AL LAVINAIO
(via) la denominazione di “ferze”
si riferisce
FIGURARI
(vico) presenza
di artigiani che costruivano oggetti sacri.
FIGURELLA
A MONTECALVARIO (vico)
“figurella” in napoletano
FORCELLA
(gradini, piazzetta e via) tale nome vuol riferirsi alla forma della strada che
al suo termine assume l’aspetto di una forcella.
FORIA
(via, vico I e vico II) sul nome Foria ci sono varie interpretazioni. La prima
vuole che si deriva da florita, nome di una villa attinente alle case dei Caracciolo. Altri propendono per Foria
da fuori, foraneo, for-via tenendo
conto che un tempo la strada era realmente fuori dalla città. Una terza
opinione è che dipenda da forino cioè dal palazzo dei principi Forino.
FORMALE
(via) con la voce “formale” o “furmale” i napoletani indicavano gli
acquedotti e in particolare,quelli che portavano in città l’acqua della bolla
o volla detta del carmignano,
FURLONE A CAPODIMONTE
(località) così detta dal frullone, un attrezzo con il quale si sceverava la
farina dalla crusca.
GAVINE
(vico) il toponimo trova spiegazione da i numerosi gabbiani”detti in vernacolo
gavine” che affollavano
GIUBBONARI
(via) si riferisce agli artigiani che fabbricavano
LAMMATARI
(traversa e vico) I lammatari sono in napoletano
LANZIERI
(via) perché vi erano anticamente coloro che facevano lance per i soldati.
LAVINAIO
(via e vico rotto) in questo luogo prima dell’ampliazione del 1484 correvano i
torrenti delle acque piovane (in napoletano lave).
LORETO
(via e vico) questa strada che il popolino chiama tuttora
LUCIELLA
(vico) piccola chiesa dedicata a
S.Lucia detta appunto
LUDOVICO
DA CASORIA (via
padre) il vero nome del padre era arcangelo palmentiere (casoria na 1814- napoli
1885)
MAIO
DI PORTO
(via) deriva da una festa che si svolgeva anticamente il I maggio.
MARANO
(via comunale) il nome significa “palude”, si giustifica
MARECHIARO
(discesa) non deriva dalle acque chiare bensì dalla loro placidezza: mare
planum.
MARZANO
(via
del) detta ache delle "corregge" (finimenti) perchè si tenevano
tornei medioevali (giostre). Trae origine da "maricanum" nome di vari
praesidium o proprieta' agricole.
MASANIELLO
(piazza)
il toponimo ricorda Tommaso Aniello
MEDINA
(via) dal duca Medina de las torres.
MELOFIOCCOLO
(sopportico) da
un albero un tempo assai comune
MERGELLINA
(via, vicoletto, tracersa) si suppone derivi da “mercoglino
“ continuo sommergere di pesci.
MERIDIONALE
(corso) prende il nome da meridione.
MEZZOCANNONE
(via) fu battezzata con questo nome per volontà popolare a causa della fontana
fatta costruire da Alfonso II d’Aragona. Si noti che cannone va inteso come
cannello
MISENO
(via) ricorda il famoso trombettiere di Enea.
MOIARELLO
(salita) da "moio e muoio" è la dizione dialettale di Moggio, misura
agraria (3 moggi corrispondono ad un ettaro.
MONACIELLO (largo) dovrebbe derivare da "Monaciello", lo spirito che corre nella fantasia popolana.
MORTELLE
(vico) presenza
di piante di mirto disseminate
NOLANA
(piazza, via) perché la strada conduceva a nola.
OBBIENTOLO
(via vicinale) sarebbe un’alterazione di “abbiento”
PAGGERIA
(rampe) perché vi si trovava una scuola dei paggi
PAGLIARONE (contrada)
deriva da paglia.
PALLONETTO
A SANTA LUCIA
(vico) in questo vicolo d’estate
PALLOTTINARI
(piazzetta e vico) erano qui un tempo congregate le botteghe dei fabbricanti di
pallini da caccia.
PALMENTIELLO
(strada,
vicinale, via vicinale) il toponimo
PANETTIERI
(vico) questo vico ha ispiratola canzone Carmela
PAPARELLE
(vico larghetto) deriva dal nome popolare
PAPARELLE
AL PENDINO
(vico) vico immortalato in una popolare canzone napoletana (‘o vico ‘e paparelle
PARADISIELLO
(vico) frate Ignazio Savino fece porre croci
PARCO
MARGHERITA
(via della) la strada fu aperta quando Margherita di Savoia era regina
d’Italia.
PIGNA
(via) in questa strada c’era un pino secolare.
PIGNASECCA
( largo, via e vico) questa zona era un tempo fuori le mura e faceva parte degli
orti detti Biancomangiare nel quale vi
era un antico albero di pigna (pino) che poi si seccò.
PIZZOFALCONE
(via nuova) collina a strapiombo sul mare tanto che poteva essere raggiunta solo
dal volo di un falcone.
PLEBISCITO
(PIAZZA) il
nome fu dato in ricordo della manifestazione di volontà popolare quando il
regno di Napoli entrò a far parte dell’Italia unita.
POGGIOREALE
dicasi della dimora di Alfonso d’Aragona
PONTE
DI TAPPIA
detto così per un ponte che fu fatto fabbricare dal reggente Carlo Tapia
a comodità di passare dalla sua casa
grande a quella piccola.
PONTI
ROSSI
(via) dagli archi superstiti in mattoni rossi, del grandioso acquedotto fatto
costruire o da Augusto o più probabilmente da Claudio Nerone, che coprendo un
percorso di oltre 92 chilometri convogliava le acque di Serino a Napoli e a
Baia, dove serviva al rifornimento della flotta di Miseno
PORT’ALBA
(via) fatta costruire dal viceré Antonio Alvarez de Toledo duca d’Alba.
POSILLIPO
(via e rampe) il significato esatto di Posillipo è tregua
al dolore. Dal nome della villa di vedio pollione pausylipon.
PURGATORIO
AD ARPINO
(cotrada)
(quart. Poggioreale) il toponimo
PURGATORIO A POGGIOREALE
(contrada) è da una chiesa
QUATTROMANI
(vico) è il
nome di una famiglia.
RAIMO
S. (vico)
è l’abbreviazione popolare di Erasmo,
SACRAMENTO
A FORIA (vico)
il toponimo deriva da una piccola
SANITA’
( discesa, piazza, ponte, strada e vico) dalla chiesa Santa Maria della carità
edificata su disegni di frate Nuvolo tra il 1602 e il 1613.
SANNIO
(via)
si riferisce al territorio occupato dai sanniti.
SANT'
ANTONIO ABATE (vedi Abbate Antonio )
SBREGLIE
(vico) le sbreglie sono le foglie esterne della pannocchia di granturco che
venivano usati per rimpire
SCASSACOCCHI
(vico) perché si trovavano le botteghe
SCOPARI
(vico degli) c’erano
botteghe che si vendevano
SCOPETTIERI
(vico) citato anche in una poesia di s. di giacomo,
SOLIMENA
(via) Pittore nato in una borgata di Serino nell’Irpinia nel 1657, morì a
Barra (Na) nel 1747.
SOSPIRI
(vico) il toponimo si spiega con il passaggio obbligato
SPERANZELLA
(via, fondaco) nome che ricorda la chiesa
STADERA
A POGGIOREALE (via)
posto di pesa pubblica
TAVERNOLA
(cupa) piccola taverna.
TOFA
(vico, vicoletto) è una conchiglia bucata, che soffiandoci esce un suono,
serviva ai marinai come richiamo ed avvertimento
TOLEDO
(via Roma) fu aperta nel 1536 dal benemerito Viceré
TRE CANNOLI
(vico) il termine cannoli sta per bocche d’acqua
TRE
RE A TOLEDO
(vico) prese il nome da un albergo che forse esisteva già nel cinquecento.
VASTO
(rione) da guasto perché Corrado Svevo smantellò i giardini ivi esistenti
luogo di caccia per il re e per napoletani.
VERGINI
(via) è un plurale maschile. Dagli Eunostidi che adoravano Eunosto, dio della
temperanza, deriva
VOMERO.
In questa zona abitavano tutti quelli che avevano vomeri e buoi ed andavano a
lavorare dove venivano chiamati. Nei giorni di festa si divertivano